FAICCHIO
IL SANNIO QUOTIDIANO 12 giugno 2019
Lunedì lo spettacolo che ha chiuso i
lavori del laboratorio culturale e teatrale
“NAPUL’È”, IL MUSICAL PROPOSTO DAGLI
ALUNNI
La dirigente Mazzarelli: “Entusiasta dei
nostri ragazzi, hanno dimostrato un grande valore artistico”
"Ci sono posti che vedi una volta
sola e ti basta... e poi c'è Napoli". Con questa premessa, lunedì 10
giugno, alle ore 20:30 nel piazzale dell’Istituto di Istruzione, la giovane
presentatrice ha dato l’avvio alla manifestazione di fine anno Napul’è.
Questa frase, del famoso attore e
regista italo-americano John Turturro, è indicativa della finalità degli attori
e del corpo di ballo: offrire un affresco emozionante, un omaggio pieno d'amore
a una città difficile e bella, raccontata attraverso la musica, una delle sue
forme d'arte più intriganti e più conosciute.
Il musical ha visto coinvolti gli alunni
del settore Turistico e Odontotecnico che, sotto la guida di Donatella Loffredo
e Michele Pietrovito, la supervisione della professoressa Antonietta Perugini e
il contributo della ballerina Selena Sacco, hanno saputo creare quell’atmosfera
magica che solo la musica del Golfo, accompagnata da una miscela di colori,
sonorità e balli sa raccontare.
Uno spettacolo di grande valore
artistico e culturale, ha sottolineato la Dirigente dell’Istituto, Elena
Mazzarelli, in cui gli studenti hanno dato prova dei loro talenti di attori,
cantanti, ballerini e narratori.
Si è voluto fare un omaggio a Napoli,
con l'obiettivo di immergere il pubblico nelle radici di questa terra magica,
entrando qua e là nel vissuto partenopeo attraverso le sue tradizioni, la sua
cultura, la sua storia.
Si tende da parte dei mass media a
ingigantire le storture di questa città, che pur rappresentano una mortificante
realtà, ma si dimentica con troppa facilità il suo patrimonio culturale, la
laboriosità di gran parte della sua gente; si trascurano la genialità e la
filosofia di vita del napoletano, che rappresentano un patrimonio da difendere
e da valorizzare.
Napoli è quindi una realtà complessa: se
la guardi e l'affronti solo in superficie ti punge, ti fa male ed è sgradevole.
Il segreto allora è andare in profondità, alla vera essenza della napoletanità.
Ed ecco quello che gli studenti dell’IIS
Faicchio hanno voluto trasmettere: la storia di un territorio e di un popolo
che ha nella musica la capacità di denunciare i soprusi, le angherie subite, i
torti della storia; ma anche la canzone del sentimento, di quel mix di voglia
di vivere, malinconia, amore e passione che solo Napoli e la sua canzone sanno
dare.
Il plauso più caloroso la Dirigente lo
ha dedicato ai veri protagonisti, gli alunni, che nello spettacolo hanno messo
in campo tutte quelle competenze trasversali (le famose soft skills) fondamentali
per i cittadini e i lavoratori di domani.