"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)


ADESIONE AL PIANO GARANZIA GIOVANI


CAMPOLI DEL MONTE TABURNO
IL SANNIO QUOTIDIANO 29 gennaio 2020

ADESIONE AL PIANO GARANZIA GIOVANI


Adesione all’avviso pubblico per l'attivazione sperimentale di percorsi di Servizio Civile Regionale a valere sul programma Garanzia Giovani Campania. E’ quanto si evince dal documento diffuso dall’amministrazione guidata dal primo cittadino Tommaso Nicola Grasso nei giorni scorsi.
“La nostra amministrazione, già attiva nel campo della promozione della cultura, della formazione e dell'orientamento professionale, è interessata all'attivazione di tirocini extracurriculari, nel maggior numero consentito dalla normativa vigente, nell'ambito del suddetto Piano della Regione Campania, quale soggetto ospitante, allo scopo di promuovere e favorire l’arricchimento delle competenze professionali e, di conseguenza, il reinserimento e l’inserimento lavorativo”, spiega il sindaco Grasso.
Per realizzare questo programma, che non ha precedenti nella storia della regione e del Paese, sono stati insieme tutti gli attori del nostro sistema, formativo, produttivo e istituzionale: pubbliche amministrazioni, servizi per l'impiego, centri di orientamento professionale, poli formativi, imprese, servizi di sostegno ai giovani, imprese, datori di lavoro, sindacati, associazioni datoriali, scuole e università.
L’impegno è garantire un impiego, o un contratto di apprendistato, o un tirocinio, o un aiuto ad avviare un’impresa, o un periodo di servizio civile oppure un ulteriore corso di studi.
L’operatore, pubblico o privato, accompagnerà nel percorso di Garanzia Giovani Campania ed offrirà l’opportunità migliore secondo la situazione e le tue esigenze.

RINVENUTE COSTRUZIONI DI EPOCA PREISTORICA


CERRETO SANNITA
IL SANNIO QUOTIDIANO 28 gennaio 2020

La scoperta dell’architetto Lorenzo Morone tra Monte Cigno e Caia Borsa

RINVENUTE COSTRUZIONI DI EPOCA PREISTORICA

Tumuli, Dolmen e Menhir risalenti ad età comprese tra il cinquemila ed il duemila Avanti Cristo

Da Monte Cigno a Caia Borsa tra tumuli, dolmen e menhir neolitici. La scoperta ci è confermata dall’architetto e storico Lorenzo Morone, ex vicesindaco Cerretese.
Grazie alla sua incessante opera di studio veniamo a conoscenza di una straordinaria risorsa storica risalente ai tempi primitivi dell’uomo.
Lorenzo Morone
Tumulo con sovrastante Menhir
Sono tanti i frequentatori di quella zona, a valle di monte Moschiaturo, attraversata da sentieri e percorsi antichi che, stranamente, sembrano portare tutti verso il Tempio Sannitico di Cerreto Sannita. Sono soprattutto pastori, cacciatori e cercatori di funghi, oltre a qualche lupo solitario che ancora si stupisce davanti alla bellezza del creato. Molti, in caso di improvvisa bufera, hanno cercato rifugio in quelle caselle senza tempo, tipici, eterni rifugi dei pastori fino a…ieri. Tanti hanno zigzagato tra quei cumuli di pietre troncoconici sparsi qua e là.  Tanti avranno pensato: sono i tipici cumuli realizzati per liberare aree da dedicare all’agricoltura. Nessuno, però, avrà fatto caso ad una differenza fondamentale: qui sono raggruppati ai lati delle valli, sempre in presenza di acqua, quasi con una geometrica disposizione. E nessuno si sarà chiesto perché, nell’intento di liberare un terreno da pietre, delle genti le abbiano raccolte a valle per trascinarle, con enorme fatica, a monte, al solo scopo di realizzare tanti cumuli molto simili tra loro. Non contenti, li hanno circondati pure con muri a secco. Non sarebbe stato più logico creare un unico punto di accumulo? E poi, i terreni che circondano i cumuli non appaiono affatto sgomberati da pietre e sembra difficile pensare che avrebbero potuto essere utilizzati per scopi agricoli. Strano, vero?  Alcuni di questi cumuli, quelli più grandi, diciamo 5 metri di diametro, sono “aperti”, sembrano delle ciambelle con buco, altri hanno un vero e proprio accesso frontale. Isolate, invece, ci sono le caselle in pietra tipiche dell’appennino abruzzese. Altri tumuli, quelli più piccoli, ricordano i “cairn”, ossia le tombe neolitiche a forma di cumulo. E su qualcuno troneggia un menhir, un masso di dimensioni notevoli, allungato, infisso al centro a guisa di obelisco. Si. Proprio quelli che spesso vengono asportanti con le ruspe e, posizionati altrove, modificano non solo un paesaggio “immodificabile” per legge, ma anche, talvolta, la storia. Ricordo che molti cimiteri arcaici sono semplici recinti circondati da menhir. Ma la sorpresa più inattesa è stata l’incontro avvicinato con un dolmen. Qualcosa di eccitante difficile da raccontare.  I dolmen, lo ricordo a me stesso, sono composizioni funerarie preistoriche risalenti al neolitico, diciamo dal 5.000 al 2000 a.C., composte da massi infissi nel suolo, con una grande “tavola di pietra” poggiata sopra. 
Per vedere Dolmen e Menhir, non c’è bisogno di immaginazione, ma solo di un po’ di cultura, tanta testardaggine e la forza.

“NEGANO DI REGISTRARE I CONSIGLI”

SAN SALVATORE TELESINO
IL SANNIO QUOTIDIANO 28 gennaio 2020

Scoppia la polemica per la gestione delle attività amministrative

“NEGANO DI REGISTRARE I CONSIGLI”

L’opposizione parte alla carica: “Tutta un bluff la trasparenza promessa dal sindaco Fabio Romano”

Ciro Abitabile (ViviSanSalvatore)

“L'Amministrazione Romano nega la fonoregistrazione delle sedute Consiliari. Tutto questo mentre altre amministrazioni adottano la videoregistrazione, penso a Puglianello, e la diretta streaming tramite il social network Facebook, è il caso di Telese Terme”. Prende il via da questo presupposto la nuova battaglia intrapresa dal gruppo di opposizione consiliare. Ad intervenire è il leader della compagine ViviSanSalvatore, Ciro Abitabile.
L’opposizione è chiarissima: “La diretta streaming del consiglio comunale è un diritto del cittadino. La trasparenza delle assise comunali è un atto concreto che è possibile realizzare a costo zero. Disabili, persone malate, lavoratori che non possono essere presenti agli incontri pubblici del Consiglio Comunale. Oggi, grazie alla tecnologia dei moderni mezzi di comunicazione che tutti noi, per lo più, abbiamo, come un comunissimo smartphone, possiamo documentare in diretta streaming i lavori degli organi politici che abbiamo eletto”.
Insomma l’opposizione non si arrende e lancia la sfida con sistematica chiarezza: “Parlare di trasparenza senza di fatto praticarla è antidemocratico. È contro ogni principio costituzionale che informa l’attività amministrativa secondo regole di completa e assoluta trasparenza di ogni aspetto che riguarda il rapporto del cittadino con l’Amministrazione. Il sindaco Romano, quindi, deve avviare quanto prima l’iter per rendere e consigli comunali aperti alle nuove tecnologie”.

“RESTIAMO UMANI”, COMUNITÀ ORGOGLIOSA DI QUANTO FATTO


GUARDIA SANFRAMONDI
IL SANNIO QUOTIDIANO 28 gennaio 2020

La Campagna di sensibilizzazione promossa per sostenere Stay Human Onlus

“RESTIAMO UMANI”, COMUNITÀ ORGOGLIOSA DI QUANTO FATTO

Giulia Falato: “Concluso un momento breve ed intenso, ma è anche il principio di qualcosa di importante”


Dopo la raccolta di coperte, panni caldi e scarpe, domenica è arrivata nella cittadina titernina la delegazione di Stay Human Onlus, l’associazione umanitaria promotrice del progetto “Restiamo Umani”. Gli attivisti, accompagnati dal dottore Alfredo Nazzaro, hanno voluto ringraziare l’intera comunità del grandissimo impegno profuso. “I guardiesi sono un popolo davvero generoso. Un caloroso abbraccio a tutti ed un ringraziamento al Comune, alla Protezione Civile ed a tutti i volontari che si sono impegnati in questa sfida. Guardia è un paese dal cuore grande”. Questo il commento di Annachiara Palmieri, referente dell’iniziativa, insieme al consigliere di maggioranza con delega alle politiche sociali Giulia Falato, che ha permesso la raccolta indumenti e tende da campo per i profughi di Chios, in Grecia.
A margine dell’incontro Nazzaro ha riferito: “E’ stata un'occasione di incontro e di sensibilizzazione molto importante. Abbiamo provato a raccontare quel Campo, le sue dinamiche, il suo inferno. Non capita tutti i giorni di potersi confrontare con una amministrazione che sposa in toto una causa come questa”.
La Falato ha invece spiegato: “E’ il momento conclusivo di un percorso breve ed intenso, ma anche il principio di qualcosa di importante e duraturo”.

FESTA DEL GRANO, È CANDIDATURA UNESCO


FOGLIANISE
IL SANNIO QUOTIDIANO 28 gennaio 2020

L’Università Suor Orsola Benincasa è stata commissionata per elaborare il dossier

FESTA DEL GRANO, È CANDIDATURA UNESCO

Un imponente ed affascinante progetto che coinvolge altri sei centri tra Campania e Molise


L’annuncio è di quelli sensazionali che rischia di restare nella storia. La tradizionale ed emozionante “Festa del Grano in Onore di San Rocco” potrebbe diventare Patrimonio dell’Unesco.
L’evento secolare è infatti stato inserito nel ristretto e particolare evento che le Regioni di Campania e Molise hanno stilato in forma comune e che sarà presentato all’organismo internazionale con l’intera documentazione a corredo del progetto.
L’intento, annunciato dal primo cittadino Giuseppe Tommaselli, è quello di seguire la scia di Jelsi, in provincia di Campobasso, e fare fronte comune. Le due istituzioni regionali hanno già dato l’assenso dicendosi pronte a sostenere la candidatura. Dopo aver creato l’elenco regionale dei Patrimoni Culturali Immateriali, la manifestazione di Foglianise continua il suo cammino di pari passo agli altri centri sanniti e molisani che fanno del grano un punto di riferimento culturale. Oltre Jelsi, saranno annoverati nel dossier anche San Marco dei Cavoti e le realtà avellinesi di Fontanarosa, Flumeri, Mirabella Eclano e Villanova del Battista.
In tutte queste comunità, dislocate lungo l’Appennino meridionale, il grano diventa seme di vita comunitaria e preziosa materia artistica che, nelle mani di sapienti artigiani, dà vita a macchine artistiche spettacolari – traglie, carri, gigli, obelischi alti fino a 30 metri – decorate con stupefacenti trame di chicchi di grano e spighe intrecciate.
Indipendentemente dalla diversa tipologia delle macchine artistiche e dai cerimoniali a esse correlati, gli eventi festivi di queste comunità possono essere ricondotti a un unico sistema rituale nel quale il minimo comune denominatore patrimoniale è sempre il grano.
Proprio questo cereale, in quanto elemento di forte pregnanza simbolica – legato peraltro alla storia economica e sociale dell’intero bacino del Mediterraneo – è l’elemento fondamentale da cui la nuova Comunità patrimoniale di rete delle feste del grano parte per costruire la propria candidatura Unesco.
Una candidatura di rete sul modello della candidatura delle “Macchine a spalla italiane” (Macchina di Santa Rosa di Viterbo, Festa dei Gigli di Nola, Varia di Palmi, Faradda di li cadareri di Sassari) già iscritte nella Lista dei patrimoni immateriali Unesco dal 2013.
Il primo studio di fattibilità della candidatura, condotto dal Laboratorio di Antropologia dell’Università Suor Orsola Benincasa, coordinato e diretto dall’antropologa Helga Sanità, ha portato fra gli altri risultati all’iscrizione delle feste del grano caratteristiche dell’Irpinia e del Sannio nell’inventario IPIC della Regione Campania.

TELESOCCORSO E TELEASSISTENZA, PROSEGUE L’ITER


CAMPOLI DEL MONTE TABURNO
IL SANNIO QUOTIDIANO 28 gennaio 2020

Il Piano di interventi sociali previsto dal Comune con un investimento di 500 euro semestrale

TELESOCCORSO E TELEASSISTENZA, PROSEGUE L’ITER

Il servizio interesserà cinque cittadini che avranno interventi di assistenza fino a giugno prossimo

Piazza Alfonso La Marmora

Nei giorni scorsi l’ente di Piazza Alfonso La Marmora ha provveduto a liquidare la somma di 480 euro alla Cooperativa Sociale “La Meridiana arl Onlus” di Benevento per garantire il servizio di telesoccorso e teleassistenza a favore dei cinque anziani residenti nel comune di Campoli del Monte Taburno per un periodo di sei mesi che, partendo dallo scorso primo gennaio, si concluderà il prossimo 30 giugno.
Il servizio di telesoccorso e di teleassistenza si colloca nell'ambito dei servizi domiciliari erogati al cittadino e finalizzati al mantenimento della persona all'interno del proprio contesto di vita.
Il Telesoccorso consiste nell'assistenza a distanza, tramite apparecchio telematico, attiva 24 ore al giorno per tutti i giorni dell'anno per rispondere a qualunque situazione di emergenza. Invece la Teleassistenza viene offerta agli utenti nelle fasce diurne allo scopo di monitorare le loro condizioni ed i loro bisogni, nonché di offrire spazi di conversazione ed ascolto per contrastare la solitudine e l'isolamento sociale; tale attività avviene tramite contatti telefonici programmati e concordati con l'utente.
Sono entrambe azioni rivolte prioritariamente a persone anziane o adulte con patologie tipiche dell’età anziana ed a disabili a rischio di istituzionalizzazione per cause sociali o sanitarie.
Nello specifico il Telesoccorso, gestisce le chiamate d’emergenza dei singoli utenti connessi comprendendo al volo le situazioni e fornendo sia il supporto psicologico e tecnico, sia l’eventuale avviso e allarme ai parenti e ai vicini, sia l’invio di personale e mezzi idonei al soccorso.
La Teleassistenza consiste: nella chiamata, almeno settimanale, da parte degli operatori sia per stabilire momenti di socializzazione e valutare lo stato fisico e psicologico dell’utente, sia per controllare l’apparecchio in dotazione mediante una simulazione di allarme da parte dell’utente; nell’aiuto all’utente per risolvere svariate problematiche: dall’informazione (farmacie di turno, orari di visita ambulatoriali, degli ospedali, ecc.) fino all’invio di aiuti di varia natura; nel creare un intenso rapporto di assoluta fiducia e confidenza degli utenti con i Volontari del Garda, divenuti il loro punto di riferimento e gli interlocutori per qualsiasi necessità.

RAFFAELE SCARINZI, NEL 2023 SARÀ “FINE CORSA”


VITULANO
IL SANNIO QUOTIDIANO 27 gennaio 2020

Il primo cittadino ha deciso il ritiro dalla scena politica ed amministrativa

RAFFAELE SCARINZI, NEL 2023 SARÀ “FINE CORSA”

“Tante soddisfazioni, ma anche momenti di barbarie alimentati da falso perbenismo”

il Sindaco Raffaele Scarinzi

La notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato arriva così, in punta di piedi tramite un innocuo messaggio postato su Facebook, il social network che ormai è voce ufficiale di ogni singolo aspetto politico, sociale e culturale sia del piccolo territorio che di una intera nazione.
Raffaele Scarinzi a fine mandato, nella primavera 2023, passerà il testimone e si ritirerà dalla scena politica ed amministrativa. Una scelta, quella del primo cittadino, che nessuno di sarebbe mai aspettato. Tutti sono sempre stati convinti che l’attuale inquilino di Palazzo San Pietro era pronto a tentare la scalata al terzo mandato ed entrare ancora di più nella storia della cittadina ai piedi di Camposauro.
L’avventura politica di Scarinzi inizia nel 2002 quando è candidato come consigliere nella compagine di Tonino De Maria. Dopo cinque anni tra le fila dell’ingegnere, a fine legislatura decide di rompere con De Maria e sostenere Mario Scarinzi che diventa sindaco il 28 maggio del 2007. Raffaele Scarinzi con Mario Scarinzi sarà vincesindaco e poi vicepresidente della Comunità Montana del Taburno. Il 2012 inizia la sua avventura da sindaco, imponendosi anche nelle elezioni dell’anno dopo, quelle del 2013 avutesi perché il Tar aveva accolto il ricordo dell’opposizione invalidando il voto dell’anno prima.
Le parole di Raffaele Scarinzi sono state chiarissime: “A fine di questo mandato saranno dieci anni di impegno intenso, incessante per migliorare la qualità e l'immagine di Vitulano. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto”.
Il sindaco spiega i motivi di questa scelta: “Tanti riconoscimenti ma anche momenti di barbarie. Ci può stare. Quello che non ci può stare è il falso perbenismo che alimenta la barbarie”. Quindi conferma: “A fine mandato, pur potendo continuare, lascerò definitivamente l'attività amministrativa”.
Il testamento politico è già scritto: “I miei compagni ma anche gli avversari potranno lavorare da subito per un nuovo corso, magari comune, anche per pacificare il paese. L'unica raccomandazione è di diffidare dei perbenisti di facciata sempre pronti a difendere i propri interessi e a demolire l'impegno disinteressato altrui”.
Adesso tocca capire solo chi Raffaele Scarinzi intende designare come suo successore.