TABURNO
IL SANNIO QUOTIDIANO 14 giugno 2019
Il Documento ha preso il via con la
precedente gestione del commissario Vito Busillo
ENTRA UN FUNZIONE IL NUOVO STATUTO DEL
PARCO
Un programma che ha come obiettivo
quello di tutelare l’ecosistema e l’economia dell’intera area protetta
Palazzo Caporaso ufficializza il proprio
Statuto confermando il documento è già operativo. Lo Statuto fissa e rende
attuativi i principi generali e l’ordinamento ai quali sono ispirati l’azione e
l’organizzazione del Parco Regionale del Taburno Camposauro. L’Ente Parco, nel
rispetto dello Statuto, esercita le competenze di legge e opera sul proprio
territorio di competenza mediante specifici atti e attraverso strumenti di
pianificazione territoriale. Ha per fine la tutela e la valorizzazione degli
elementi naturalistici, paesaggistici, ambientali e della biodiversità presenti
nell’area protetta del Taburno – Camposauro, anche attraverso il miglioramento
della qualità della vita delle comunità locali e la realizzazione di un equilibrato
rapporto tra attività economiche ed ecosistemi ambientali presenti, per
raggiungere un fattivo sviluppo sostenibile.
Costituiscono il patrimonio naturale del
Parco Regionale del Taburno Camposauro: le formazioni fisiche, geologiche,
geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che, in forma di ecosistemi
unitari ed interconnessi, hanno rilevante valore naturalistico e ambientale.
L’Ente Parco, quindi, ha il compito di
perseguire finalità di: Tutela, conservazione, valorizzazione e promozione delle
componenti naturalistiche ed ambientali dell’area protetta; Riqualificazione
delle aree degradate; Conservazione e valorizzazione del patrimonio storico –
culturale – artistico e ambientale dell’area, favorendo la nascita di attività
culturali, ricreative, turistiche e sportive; Promozione e valorizzazione delle
attività economiche e agro silvo-pastorali; Miglioramento delle condizioni di
vita delle popolazioni residenti.
L’Ente Parco interviene per favorire
concessioni di finanziamenti comunitari, statali e regionali a favore dei
Comuni il cui territorio è ricompreso nel perimetro del Parco, precisamente:
Restauro dei centri storici e di edifici di particolare valore storico e
culturale; Recupero dei nuclei abitativi rurali; Realizzazione di opere igieniche
ed idropotabili e di risanamento dell’acqua, dell’area e del suolo;
Realizzazione di opere di conservazione e di restauro ambientale del
territorio; Promozione di attività culturali nei campi di interesse del Parco;
Interventi nel settore dell’agriturismo e vendita diretta di prodotti
tradizionali; Svolgimento di attività sportive compatibili; Realizzazione di
strutture per l’utilizzazione di fonti energetiche a basso impatto ambientale
nonché interventi volti a favorire l’uso di energie rinnovabili.
Sono altresì intenti dell’Ente:
rispettare e tutelare la biodiversità; contribuire a migliorare la sicurezza
del territorio operando azioni atte alla prevenzione dei rischi, delle calamità
naturali e dell’uso improprio del territorio; promuovere e realizzare ricerche
scientifiche per la conoscenza del territorio, l’individuazione delle reti
ecologiche al fine di operare le più adeguate scelte ed individuare le priorità
da realizzare; individuare nella didattica ambientale uno dei modi per formare
le coscienze delle nuove e vecchie generazioni ad una corretta conoscenza e ad
un uso adeguato dell’area protetta; realizzare azioni di sperimentazione nella
gestione, nell’uso e nella fruizione del bene ambientale; divulgare, con ogni
media e linguaggio, sia nel mondo accademico che nella società civile, attività
svolte e conoscenze dell’ecosistema Parco; controllare il territorio con
l’ausilio di tecnologie adeguate quali il GIS ed il SIT.