CASTELVENERE
IL SANNIO QUOTIDIANO 6 giugno 2019
Il Centro Studi “Aldo Moro” mantiene
viva la memoria dello storico parroco
IL RICORDO DI CON ARMANDO VERRILLO
Trent’anni dalla scomparsa, una intera
vita spesa per i più bisognosi e per gli agricoltori
A ricordare il parroco sono i soci
fondatori del Centro Studi “Aldo Moro”, Paolo Malatesta, Alessandro Di Santo e
Mimmo Ragozzino.
Nel 1951 Castelvenere inizia a
riprendersi molto lentamente dalla miseria e dalla disoccupazione post-bellica,
le malattie colpivano anziani e bambini, la sfiducia era tanta. In quell’anno
viene nominato Parroco don Armando Verrillo.
Il neo parroco inizia da subito a
lavorare affrontando con serenità e coraggio i problemi che affliggevano la
gente, dando fiducia, speranza nella divina provvidenza.
Ma don Armando era anche uomo di azione,
uomo che stava tra la gente, ne avvertiva le istanze, ne condivideva le
speranze. Voleva con forza che Castelvenere progredisse, si sviluppasse, che i
suoi cittadini potessero condurre una vita serena sotto l’aspetto sociale ed
economico. E a questo punto potremmo parlare dell’entusiasmo che traspariva dal
suo volto e dalle sue parole quando accennava alle opere che nascevano e si
realizzavano nella nostra Comunità. Potremmo parlare delle sue preoccupazioni,
delle sue ansie, delle sue speranze quando vedeva crescere le strutture del
nuovo complesso Parrocchiale. Potremmo ricordare la sua determinazione nel
programmare le manifestazioni religiose in Parrocchia e nelle Chiese delle
Contrade.
Don Armando era nato a Castelvenere il
13 agosto 1920 da mamma Giovannina Di Santo e papà Carlo, entrambi agricoltori.
Iniziò gli studi nel Seminario Vescovile di Cerreto Sannita e li completò nel
Seminario di Acireale (Catania) 1938/39. Il 18 agosto 1946 fu ordinato
sacerdote dal Vescovo Monsignor Salvatore Del Bene e il 31 maggio 1951 fu
nominato Parroco di Castelvenere dallo stesso Vescovo Del Bene. Obbediente al
Vescovo con generosa dedizione abbracciò l’alto ministero Parrocchiale. Furono
giorni di grande giubilo per il popolo castelvenerese, un grande dono di Dio.
Don Armando inizia subito il suo lavoro
spirituale e umano facendosi carico di tutti i problemi che, in quel
particolare momento, affliggevano il suo popolo, le quotidiane necessità del
mondo agricolo, da cui egli stesso proveniva. La Chiesa della Madonna della
Seggiola non era più sufficiente per svolgere le necessità dell’ufficio
Pastorale, quindi vi era urgente bisogno di costruire una nuova Chiesa
Parrocchiale con annesse aule per il Catechismo e dare a tutti lo spazio
sufficiente per incontrarsi e vivere momenti di Comunione.
Il suo impegno fu estremo: riuscì ad
avviare con la posa della prima pietra, benedetta da Monsignor Caminada il 16
giugno 1957. Il 29 settembre 1959 il Vescovo Felice Leonardo viene ad
inaugurare la Chiesa Parrocchiale sorta al centro del Paese con immensa gioia
del parroco Verrillo e di tutto il popolo Castelvenerese.
Inappuntabile ai suoi impegni, don
Armando resta sempre vicino al mondo agricolo.
Piace ricordare un passaggio di Don
Armando in occasione della inaugurazione della nuova Chiesa parrocchiale: “E
con l’animo prostrato dinanzi a Dio, al quale ascende in questo giorno, che
dovrà restare indelebile nella mente e nel cuore dei Castelveneresi, un inno di
ringraziamento, perpetuato poi attraverso i riti e le azioni liturgiche che, da
oggi in poi, si svolgeranno in questo sacro luogo dalla famiglia Parrocchiale
attorno al suo Parroco Pro-Tempore.
Lo sguardo vigile del Parroco sul suo
popolo è simile a quello di “San Barbato”, nostro Prottettore e Patrono.
Era il 4 giugno 1989 quando, dopo aver
celebrato la sua ultima Santa Messa in parrocchia a Castelvenere, cadde tra le
braccia di Don Francesco Tommasiello nel collegio “Luigi Sodo” di Cerreto
Sannita dove si era recato per festeggiare il primo Cinquantennio della
istituzione con i suoi ex compagni di scuola.