"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)


“SIAMO STANCHI DI VIVERE IN QUESTA TASSOPOLY”


TELESE TERME
IL SANNIO QUOTIDIANO 16 giugno 2019

L’opposizione torna sulla questione delle aliquote e dopo la Tasi apre il fronte dell’Imu

“SIAMO STANCHI DI VIVERE IN QUESTA TASSOPOLY”

“Carofano anche quest’anno non ha risolto il problema delle imposte sulle aree edificabili”



“Non si può subire una pressione fiscale come quella che sta incidendo in questo periodo. Questi signori, ormai agli sgoccioli del loro mandato di governo, stanno imponendo un triste e preoccupante ‘torchio’ che sta trasformando la nostra cittadina in Tassopoly”. Così Angela Abbamondi che rintuzza: “Ancora mani nelle tasche dei cittadini, smentendo quanto avevano promesso lo scorso anno: che l’Imu sulle aree edificabili fosse diminuita”.
Domani 17 giugno scadrà la prima rata di acconto Imu. Molti cittadini in questi giorni sono stati alle prese con i calcoli della relativa imposta.
Ricordiamo che nel Consiglio Comunale del 28 marzo scorso la maggioranza confermava le aliquote IMU e i relativi valori medi di mercato delle aree edificabili stabiliti con Delibera Commissariale n. 18 del 31 maggio 2016 la quale recepiva la perizia tecnica redatta dall'allora tecnico comunale, ingegnere Perlingieri, fiduciario del Sindaco.
“Questi valori – spiega la Abbamondi – erano talmente sballati e non corrispondenti a quelli effettivi di mercato, già nel 2016, che lo stesso Carofano assunse a suo tempo una posizione di disappunto verso la decisione commissariale, impegnandosi a revocarla immediatamente ove mai fosse ritornato al governo della città. Sennonché anche questa promessa non è stata mantenuta”.
Continua il capogruppo di Telese Riparte: “Nonostante gli impegni presi detti valori sono rimasti immutati dal 2016 ed ancora oggi sono quelli che i cittadini di Telese devono prendere a riferimento per determinare in autoliquidazione l'ammontare dell'imposta Imu. Per contro, la riduzione delle sole aliquote sui terreni, invero pure disposta da Carofano, non ha sortito nessun effetto concreto e si è rivelata un atto puramente propagandistico. In altre parole si è trattato di una vera e propria presa in giro dei contribuenti perché lasciando il valore del terreno elevato il prelievo fiscale (dato dalla moltiplicazione dell'aliquota con il valore del terreno) è rimasto abnorme ed insopportabile”.
Conferma: “È importante anche ricordare che l'allora tecnico comunale individuava i valori di riferimento acquisendoli dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) (vedi delibera commissariale n. 18 del 31.05.2016) e con questi, attraverso sue valutazioni, stabiliva il valore delle aree edificabili mediante l'applicazione di aliquote da lui stesso determinate”.
I valori medi degli immobili come da valutazioni OMI nell'anno 2016 utilizzati dall'allora tecnico comunale erano due. Il primo, “Zone A e B” (centro abitato) l'Osservatorio Immobiliare per Telese prevedeva per i fabbricati un valore di mercato minimo pari ad euro 1100 per mq, ed un valore massimo di euro 1800 per mq, con una media di euro 1450 per mq di costruzione. A questo valore medio, l'allora tecnico, applicando una percentuale pari al 15% determinava il valore unitario medio di mercato del suolo, che era pari ad €/mq 217,5 (Zone A1- A2- B1- B2), (vedi Delibera Commissariale n.18/2016). Il secondo, “Zone C e Ec” (centro abitato e periferiche) l'Osservatorio prevedeva per i fabbricati un valore di mercato minimo pari ad euro 1000 per mq, ed un valore massimo di euro 1800 per mq, con una media di euro 1400 per mq di costruzione. A questo valore medio, l'allora tecnico, applicando una percentuale pari al 12% determinava il valore unitario medio di mercato del suolo, che era pari ad €/mq 168 (Zone C1- C3), €/mq 174 (Ec - Zone agricole di completamento).
Angela Abbamondi
Di fronte a questa situazione, la Abbamondi spiega: “I valori medi degli immobili come dalle ultime valutazioni OMI, che sono del dicembre 2018, individuano altri valori medi di mercato per le aree fabbricabili, come di seguito riportati: Zone A e B (centro abitato) l'osservatorio oggi indica un valore di mercato minimo pari ad euro 960 per mq, ed un valore massimo di euro 1200 per mq, con una media di euro 1080 per mq di costruzione. A questo valore medio applicando una percentuale pari al 15% si ottiene il valore unitario medio di mercato del suolo pari ad €/mq 162 (Zone A1- A2- B1- B2); Zone C e Ec (centro abitato e periferiche) l'Osservatorio prevede un valore di mercato minimo pari ad euro 800 per mq, ed un valore massimo di euro 1000 per mq, con una media di euro 900 per mq di costruzione. A questo valore medio applicando una percentuale pari al 12% il valore unitario medio di mercato del suolo, è pari ad €/mq 108 (Zone C1- C3), ed €/mq 108 (Ec - Zone agricole di completamento). Quindi secondo le nostre valutazioni, visti gli ultimi valori OMI, i valori delle aree edificabili per le: Zone A1- A2- B1- B2 il valore medio di mercato passa da € 217,5 per mq ad € 162 per mq (Esempio: su 1000 mq in Zona A1 secondo le tabelle pubblicate dal Sindaco, un cittadino deve pagare in un anno € 1000,50 di tassa IMU. Invece dal nostro calcolo il cittadino deve pagare € 745, con un risparmio di € 255,50); Zone C1 - C3 - Ec il valore medio di mercato passa da € 168 per mq ad € 108 per mq ( Esempio: su 1000mq in Zona C1 secondo le tabelle pubblicate dal Sindaco un cittadino deve pagare di tassa IMU per l'anno2019 € 772,80. Invece dal nostro calcolo il cittadino deve pagare € 496,80, con un risparmio di € 276)”.
Conclude la Abbamondi: “Ancora una volta la colpevole inerzia di Carofano nell'aggiornare i valori IMU dei terreni edificabili è la dimostrazione concreta della poca attenzione che il Sindaco ha per i suoi cittadini.
Carofano in dieci anni ha distrutto Telese, incapace di gestire una crescita ancora possibile; di realizzare una politica utile per il paese e non solo per preservare la sua poltrona; di trovare soluzioni per tracciare una nuova via di sviluppo per la nostra città. Con il suo modo di fare e con gli amici degli amici, ha spinto Telese alla rovina, coinvolgendo il Comune in una serie immane di contenziosi che pagheranno i cittadini, come pagheremo l’Imu spropositata che, imperterrito, continua a prelevare”.