"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)


COMUNITÀ MONTANA, LA PAZIENZA DEGLI OPERAI AL LIMITE


TABURNO
IL SANNIO QUOTIDIANO 9 GIUGNO 2019

Mancano ben tredici mensilità, addirittura dicembre e tredicesima 2017

COMUNITÀ MONTANA, LA PAZIENZA DEGLI OPERAI AL LIMITE

Chieste le dimissioni del presidente Buonanno oppure un intervento del prefetto Cappetta


La tornata elettorale amministrativa ha sancito la riconferma a Moiano del sindaco Giacomo Buonanno. Di conseguenza il primo cittadino continuerà a ricoprire la carica di presidente della Comunità Montana del Taburno. Per l’attuale governo montano non dovrebbero esserci problemi. A Cautano, per esempio, seppure è cambiato il sindaco e la maggioranza, l’assessore dell’ente Frassese, Robertino Vetrone, è uscito vittorioso dalle urne. Per lui si è prospettata una nuova avventura alla Comunità Montana. Condizione, questa, che lo vedrà ancora in giunta. Sono cambiate le maggioranze anche a Forchia e Paolisi. Sembra che in entrambi i casi ci sarà un avvicinamento a Buonanno. Occorre capire solo come intende schierarsi il nuovo sindaco di Tocco Caudio, Gennaro Caporaso. Insomma, per ora restano ufficialmente all’opposizione solo Bucciano e Bonea.
Una disamina utile a comprendere lo stato politico dell’ente di Piazza Mercato, ma che continua a non risolvere gli annosi problemi che la Taburno si trascina ormai da tempo memorabile.
Gli operai forestali sono nuovamente sul piede di guerra. Le continue promesse del governo Buonanno sono servite solo a rimandare uno scontro che ormai sembra dietro l’angolo.
Nei giorni scorsi è andata di scena una assemblea tra i dipendenti. Sono volate parole di fuoco tanto da lasciare alla porta finanche le rappresentanze sindacali accusate di non interessarsi affatto all’oggettivo dramma in cui vivono i forestali.
Gli stipendi non ancora percepiti ammontano a tredici. In pratica mancano gli ultimi mesi del 2018 con la tredicesima e l’intero 2019. A Questi occorre sommare la mensilità di dicembre e la tredicesima 2017.
La rabbia degli operai forestali si fa sentire: “E’ assurdo ed imbarazzante che in campagna elettorale a Moiano il presidente Giacomo Buonanno ha detto di aversi pagato dieci stipendi arretrati. Noi di tutto questo non abbiamo visto nemmeno un singolo euro. Oltre al dramma la beffa. Quindi chiediamo alla parte politica di essere almeno rispettosa nei nostri riguardi e non speculare su quanto sta accadendo. Noi siamo vittime del loro immobilismo”.
Ed ancora: “Chiediamo al presidente Buonanno di dimettersi. Essere un po’ più responsabile e rassegnare il mandato. Così non possiamo certamente andare avanti”.
Appello anche al prefetto Francesco Antonio Cappetta: “Se Buonanno non vuole andare via, allora chiediamo un intervento istituzionale. Il prefetto intervenga e commissari l’ente. Siamo stanchi della politica. I sindaci vengono a Frasso solo per chiedere il nostro impegno pulendo le strade ed i luoghi pubblici dei loro comuni. Ma quando si tratta di sostenere le nostre battaglie tutti si chiamano fuori. Da oggi incroceremo le braccia”.