SOLOPACA
IL SANNIO QUOTIDIANO 7 giugno 2019
L’opposizione consiliare critica: “Dove
sarebbero i vantaggi commerciali”
LA VISITA DELL’AMBASCIATORE DI TAIWAN
DIVIDE LA POLITICA
La replica: “Taipei è il quinto partner
commerciale italiano in Asia, il nostro prodotto è in forte ascesa”
Sta facendo discutere l’evento, iniziato
ieri (6 giugno) e si chiuderà oggi (venerdì 7 giugno), che vede la presenza
dell’ambasciatore Plenipotenziario di Taiwan, Andrea Sing-Ying LEE, nella
nostra provincia per conoscere da vicino l’intero progetto del “Sannio
Falaghina – Città Europea del Vino 2019” e scoprire le potenzialità del brand
enologico beneventano.
Ieri l’ambasciatore è stato a Palazzo
Mosti per incontrare il sindaco di Benevento Clemente Mastella. Successivamente
il corteo diplomatico si è spostato presso la Cantina Sociale di Solopaca per
visitare la struttura e partecipare ad un buffet istituzionale con le autorità
locali.
Oggi, invece, in mattinata la visita
alle cantine di Castelvenere, Torrecuso, Guardia Sanframondi e Sant’Agata de’
Goti. Nel pomeriggio ultima tappa nuovamente a Solopaca per un convegno che
prenderà il via alle ore 17 presso il Museo Enogastronomico.
L’opposizione consiliare solopachese del
gruppo civico “Costruire la Rinascita”, ha polemizzato sull’evento. Ad
intervenire è stato l’esponente della compagine, Alfredo Di Rubbo che ha
dichiarato: “Sinceramente non considero questo programma degno di un grande
appuntamento internazionale. Non sono coinvolte le altre realtà vitivinicole.
Sono assenti i vignaioli. Nessun solopachese è stato attenzionato”. Di Rubbo
contesta anche la presenza del diplomatico: “Dall'ambasciatore di Taiwan,
inoltre, non so che benefici ne potremmo trarre come paese”.
A Di Rubbo fa eco anche l’ex assessore
Umberto Dell’Omo: “Non ci spieghiamo perché si visitano tutti i produttori
delle cittadine coinvolte e non quelli di Solopaca”.
Dal progetto “Sannio Falaghina” arriva
una risposta all’opposizione solopachese. In pratica si fa notare che con Taiwan
l’Italia ha intensificato di parecchio i rapporti commerciali negli ultimi
anni. Questo significa che l’esportazione dei marchi nostrani verso quella che
i portoghesi chiamavano Isola di Formosa, è in forte crescita.
Nel 2016 il commercio con l'Italia è ammontato
a 4,660 miliardi di dollari Usa, per una quota di mercato dello 0,81%. Le
importazioni dall'Italia hanno registrato 2,527 miliardi di dollari Usa
(0,97%). La fase di crescita è visibile anche in un altro aspetto: nel 2018 il
volume commerciale fra i due paesi ha raggiunto 5,15 miliardi di dollari (+10%
su base annua). L'isola ha esportato merci in Italia per 2,46 miliardi di
dollari (+15%), mentre le merci tricolore vendute nel paese asiatico sono state
pari a 2,69 miliardi (+6%) con un deficit commerciale di Taiwan di 234 milioni
di dollari.
L'Italia è oggi il quinto partner
taiwanese in Europa, dopo la Germania, l'Olanda, il Regno Unito e la Francia ed
è il ventesimo a livello mondiale. Certo, Taiwan – Taipei in questi anni ha
perso la sua appetibilità da parte delle nazioni occidentali dopo la crescita
esponenziale della “cugina” Cina, ma resta un grande partner commerciale con
cui poter fare affari.
Ci viene spiegato, inoltre, che dopo 60
anni di continuo sviluppo, Taiwan ha ottenuto lo status di nuovo paese in via
di sviluppo, offrendo notevoli quantità di prodotti avanzati e soprattutto
molta convenienza. Recentemente, numerose società straniere hanno fatto
proficui affari nel mercato taiwanese. Il design italiano è particolarmente apprezzato
dai taiwanesi, tant’è che nei negozi molti dei prodotti tessili, dei gioielli,
delle scarpe, dei mobili, etc. sono “made in Italy”.