"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)


PROSEGUONO LE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE


GUARDIA SANFRAMONDI
ILSANNIO QUOTIDIANO 21 gennaio 2020

PROSEGUONO LE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

L’esecutivo Panza avanza richiesta fondi per le nuove attività Siproimi che sostituiscono gli Sprar


Come ampiamente predisposto dal delegato comunale alle politiche sociali, Giulia Falato, il Responsabile del Servizio Ha proposto alla giunta comunale di approvare, cosa immediatamente compiuta, la richiesta di prosecuzione delle attività inerenti il Progetto di Accoglienza Sprar per il triennio 2020-2023 attraverso la piattaforma ministeriale predisposta dal Ministero dell’Interno, proseguendo le attività Siproimi (ex Sprar) Sistema di Protezione per titolar di protezione Internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati, nei termini e con le modalità stabilite dal Ministero.
La rete Sprar dunque cambia denominazione. Il nuovo acronimo è Siproimi (sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) e continua ad agire sul territorio. Sul sito ufficiale è possibile trovare il resoconto dei progetti finanziati, il numero dei migranti accolti ed altri interessantissimi dati.
Nel dossier del Viminale pubblicato il primo dicembre 2018 si legge infatti: “Lo Sprar continua ad esistere, con la sua nuova denominazione: Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (Siproimi)”.
Rientra in tale ambito chi deve essere sottoposto a urgenti o indispensabili cure mediche, chi risulta vittima di tratta, di violenza domestica, di grave sfruttamento lavorativo, chi non può rientrare nel proprio Paese a causa di calamità o chi ha compiuto atti di particolare valore civile, oltre che i minori stranieri non accompagnati per i quali vengono riservati percorsi dedicati in ragione della loro condizione. Sono esclusi i richiedenti asilo.
Il progetto, che interessa venti rifugiati, prevedeva, per l’ambito degli interventi di “Accoglienza Ordinaria”, i seguenti Servizi: Accoglienza Materiale; Mediazione Linguistica-Culturale; Orientamento e Accesso ai Servizi del Territorio; Formazione e Riqualificazione Professionale; Orientamento e Accompagnamento all’Inserimento Lavorativo; Orientamento e Accompagnamento all’ Inserimento Abitativo; Orientamento e Accompagnamento all’ Inserimento Sociale; Orientamento e Accompagnamento Legale; Tutela Psico-Socio-Sanitaria.