IL SANNIO QUOTIDIANO 8 giugno 2019
L’opposizione analizza questo primo
squarcio di legislatura e partono le critiche
“UN ANNO DI RIVOLUZIONE MANCATA”
“Si sono schiantati con la realtà dimostrando
di non sapere risolvere i problemi di gestione governativa”
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Achille Antonaci, Domenico Scrocco, Pietro Stefanucci |
Lo avevamo sospettato che qualcosa di
consistente stesse bollendo in pentola. Al malessere in maggioranza si
aggiungono oggi le aspre critiche dell’opposizione, che a modo suo tira le
somme di un anno di gestione amministrativa.
“A distanza di dodici mesi dalla
vittoria elettorale del sindaco Marco Fusco attendiamo la ‘sua’ personale
rivoluzione che sembra essersi fermata all’esterno del comune, sulle scale di
ingresso del portone principale”, questo il messaggio che ci consegnano Achille
Antonaci, Pietro Stefanucci e Domenico Scrocco.
Il terzetto quindi passa ad analizzare
questo anno: “Forse il tempo trascorso può sembrare breve per fare un primo
bilancio, ma in realtà questi dodici mesi rappresentano il periodo giusto per
tracciare marcatamente il confine tra il passato ed il presente. Si possono
delineare chiaramente gli obiettivi da raggiungere e sopratutto il modo in cui
lo si vuol fare, si può dare una nuova immagine al paese e soprattutto un anno
è il tempo in cui un Sindaco e tutta la sua squadra svelano che tipo di
amministratori sono, al di là dei proclami”.
Continuano: “Ci aspettavamo la
rivoluzione, quella che quando arriva stravolge il corso degli eventi, quella
impetuosa che rovescia il modo di gestire la cosa pubblica, quella strabordante
della voglia di fare di giovani amministratori, quella rivoluzione che sarebbe
dovuta divenire un modello ispiratore per le realtà limitrofe, e invece, come
spesso accade, quando il sipario cala ci si toglie la maschera: la rivoluzione
ha finito per schiantarsi contro i problemi della gestione della macchina
amministrativa. In questi mesi le scene che si sono susseguite sono state
diverse e purtroppo negative”.
Proseguono dall’opposizione: “Fino ad
ora dobbiamo registrare solo l’arroganza e la tracotanza dimostrata dalla
maggioranza nei Consigli Comunali, passando per l’utilizzo di cittadini
che a nessun titolo e in violazione delle regole sulla privacy sono
quotidianamente presenti negli uffici comunali, e ancora l’aumento delle tasse,
la questione Pro Loco, rimasta irrisolta, il Forum Giovani che è stato messo da
parte, per non parlare delle pale eoliche e del mancato ristoro per il comune,
dovuto principalmente proprio al palese conflitto di interessi del
vicesindaco”.
Quindi occhi puntati sulla vicenda di
Via Palatucci: “Non trova ad oggi una risoluzione”. Ma c’è dell’altro: “Il
Piano Urbanistico Comunale che avanza in religioso silenzio. L’uso dei soldi
pubblici per finanziare in fretta e furia un tutorato, i cui risultati sono
ancora avvolti nel mistero, o anche la questione della gestione del campo
sportivo comunale che rispecchia un modus operandi indefinibile, già visto
troppe volte in passato”.
Focalizzato anche l’ultimo argomento
tracciato dal sindaco: “L’amministrazione starebbe provando ad intercettare un
importante fondo economico per il centro storico. Allora perché non portare la
popolazione a conoscenza dei dettagli del progetto, delle prospettive, dei
vantaggi e dei benefici che se ne potrebbero trarre, o trattasi di questione
solo per addetti ai lavori?”.
Conclude l’opposizione: “Continuiamo a
rimanere nell’isolamento. A monte manca la visione di uno sviluppo a lungo
termine del paese, manca di una visione. Un’amministrazione come questa,
arroccata sulle proprie posizioni, chiusa al confronto e ancorata a vecchie
logiche clientelari, è certamente distante dalla visione che noi immaginiamo
del nostro paese. A distanza di un anno, quindi, non ci resta che constatare
che di quella rivoluzione tanto agognata non resta che il cadavere”.